Obiettivi: Condivisione e attivazione di progetti felici
Visioni, esperienze e idee
“Il Festival affronta il tema della crescita trasformandolo da enigma economico a sfida evolutiva, culturale e produttiva”, afferma Francesco Morace, Presidente di Future Concept Lab e ideatore del progetto. Linee di pensiero da lui anticipate nel volume “Crescita felice. Percorsi di futuro civile”, pubblicato a gennaio 2015 per Egea (Casa Editrice dell’Università Bocconi).
La sintesi – di pensiero e di progetto – che il Festival offre, rappresenta quindi una piattaforma generativa, raccogliendo anche le sfide e le proposte del territorio.
Questi i principali 3 obiettivi del Festival della Crescita:
1) Elaborare una visione internazionale seguendo la logica della crescita felice e dell’eccellenza. La moltiplicazione delle qualità culturali, artigianali, industriali, finanziarie può e deve dar voce e spazio alla sensibilità delle persone, così come di quelle imprese che nei diversi settori stanno crescendo ricompattandosi sul saper fare quotidiano, sulla capacità virtuosa di produrre, con un pensiero innovativo che incontra le potenzialità delle nuove tecnologie.
2) Catalizzare e approfondire esperienze virtuose e utili a una crescita sostenibile, che hanno coinvolto e collegato tra loro su scala globale le istanze delle diverse realtà territoriali, dei soggetti attivi nelle imprese, nella creatività avanzata e nelle scuole e università, nonché delle industrie emergenti, portandoli al massimo delle loro potenzialità. È in questo modo che metteremo a punto nuovi strumenti di social innovation per una economia aperta da nutrire in Italia e all’estero. Siamo oggi alle soglie di una rivalutazione della conoscenza qualitativa, difficilmente misurabile e standardizzabile, ma incredibilmente ricca di contenuti intensamente creativi.
3) Mettere in circolo idee e proposte, dialogando con realtà diverse che rappresentano le forze più avanzate, ma nello stesso tempo radicate sul territorio, avanzando progetti di reale crescita e valore concreto. Verrà privilegiata una visione creativa condivisa, in cui però ciascuno sia in grado di prendersi in autonomia le proprie responsabilità creative e produttive.